The Accountant 2 (2025)

The Accountant 2 segna un notevole distacco dal suo predecessore, mescolando azione con una sorprendente infusione di commedia e temi familiari. Diretto da Gavin O’Connor, il film prosegue la storia di Christian Wolff (Ben Affleck), un sapiente matematico autistico che ora collabora con il fratello separato, Braxton (Jon Bernthal), per svelare una complessa cospirazione criminale.
La narrazione riprende con Wolff che lavora per il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. L’omicidio di un ex cliente spinge lui e Braxton negli inferi della criminalità organizzata e del traffico di esseri umani. Questo sequel sposta l’attenzione dalla natura solitaria del personaggio di Wolff alle dinamiche della fratellanza, introducendo un’interazione “poliziotto buono, poliziotto cattivo” che aggiunge profondità e umorismo alla trama.
La rappresentazione di Wolff da parte di Affleck rimane avvincente, catturando la natura meticolosa del personaggio e le sfide sociali. La Braxton di Bernthal completa questo con un atteggiamento più impulsivo, creando una dinamica che è sia divertente che emotivamente risonante. Il film esplora il loro trauma condiviso e le complessità della loro relazione, offrendo una nuova prospettiva sui loro personaggi. Le sequenze d’azione, sebbene meno centrali rispetto all’originale, sono eseguite con precisione e intensità. Tuttavia, il terzo atto del film, carico di confronti esplosivi, sembra un po’ prolungato, potenzialmente diluendo l’impatto dei momenti precedenti guidati dai personaggi.

I critici hanno notato che, mentre la trama si avventura in territori contorti, la chimica tra Affleck e Bernthal eleva il film, rendendolo una visione avvincente. Il tentativo del sequel di bilanciare azione con umorismo e legami familiari offre una visione rinfrescante, anche se potrebbe non risuonare con tutti i pubblici.

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