
In Aftermath (2024), il regista Patrick Lussier offre un thriller d’azione ad alto rischio che intrappola i suoi personaggi sul Tobin Memorial Bridge di Boston, mescolando un teso dramma di ostaggi con combattimenti esplosivi. Con Dylan Sprouse nel ruolo di un veterano temprato dalla battaglia e Megan Stott in quello della sorella minore, il film immerge il pubblico in una lotta per la sopravvivenza quando un gruppo di militanti ribelli prende il controllo del ponte.
L’ultima battaglia di un veterano di guerra
Eric (Dylan Sprouse), un ex soldato alle prese con il disturbo da stress post-traumatico, sta cercando di riallacciare i rapporti con la sorella adolescente, Madeline, in quella che doveva essere una semplice giornata fuori. Ma quando James Roken (Mason Gooding), un ex capo militare spietato, prende in ostaggio il ponte, la giornata si trasforma in un incubo.
L’obiettivo di Roken? Samantha “Doc” Brown (Dichen Lachman), una prigioniera del governo che ha denunciato i crimini di guerra del suo gruppo mercenario d’élite. Armato e in inferiorità numerica, Eric deve abbracciare il suo passato da guerriero per proteggere sua sorella e i civili innocenti coinvolti nel fuoco incrociato. Mentre la situazione degenera, i segreti vengono svelati, i tradimenti emergono ed Eric è costretto a fare scelte impossibili. La sua missione? Sconfiggere la milizia di Roken e salvare sua sorella, prima che scada il tempo.