
In una Terra alternativa gli umani coesistono con creature fantastiche, come orchi ed elfi, che sono gli unici a poter usare la magia. Questo fa di loro una classe privilegiata, una sorta di equivalente dell’1% come li definisce il regista David Ayer, mentre gli orchi sono i più umili nella scala sociale, fanno lavori faticosi e nessuno si cura di loro finché non si danno alla delinquenza. La polizia infatti li perseguita e in più di un caso ne ha tormentati di innocenti. Proprio questa tensione razziale ha dato il via al programma di “diversity” che crea il punto di partenza del film: un agente nero, Daryl, si ritrova come partner Nick, il primo poliziotto orco di Los Angeles.
Durante una ronda notturna di routine i due scoprono un potente artefatto, una bacchetta magica che si pensava fosse andata distrutta e di cui invece è in possesso di Tikka, una giovane elfa. La bacchetta è così potente da uccidere qualunque umano cercasse di usarla. È stata creata dall’antica strega elfica Leilah, che naturalmente ne vuole tornare in possesso, per mettere in atto progetti rivoluzionari.